Tra positivismo e “bancarotta della scienza”. Università e scuola, professori e maestri
Abstract
A lungo sottovalutata in seguito alla severa critica neoidealista, la stagione del positivismo italiano manifesta più di una ragione di interesse. Il proposito di modernizzare in nome della scienza la società italiana si congiunge al vivo interesse per la lotta contro l’ignoranza e l’analfabetismo, lo sviluppo della scuola, la valorizzazione della cultura tecnico-scientifica, per quanto sempre riconoscendo la centralità degli studi classici. La riduzione dell’esperienza umana a “fatto” e cioè alla realtà empirica non reggerà tuttavia alle critiche che a fine secolo le rivolgeranno spiritualisti e pragmatisti, neoidealisti e neokantiani, nazionalisti e modernisti, determinandone l’esaurimento inglorioso.##submission.downloads##
Pubblicato
2015-03-24
Fascicolo
Sezione
ARTICOLI