Il corpo poetico: la percezione della disabilità nella prospettiva dello spettatore
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2022-12Abstract
Il presente lavoro di ricerca muove la sua riflessione a partire da un’operazione artistica, progettualmente definita, che pone al centro delle sue dinamiche narrative, drammaturgiche e performative, un attore con disabilità. Fabio, questo è il nome del performer, mette in gioco nell’azione scenica il suo corpo e la sua corporeità come veicolo di una serie di costrutti e significati, di messaggi e comunicazioni prettamente afferenti alla dimensione dell’umano, così come ogni azione teatrale ricerca e compie nella sua opera di costante modulazione della realtà. Lo spettacolo invita a chiederci: quali sono i criteri per cui riteniamo una performance soddisfacente? Un attore competente? Infine, il giudizio può sfuggire alla logica dell’abilità?