Avanguardie Educative (Indire): Jazz e inclusive?

Autori

  • Eleonora Zorzi a:1:{s:5:"it_IT";s:33:"Dep. Fisppa - University of Padua";}
  • Veronica Ballandi Università degli studi di Padova

DOI:

https://doi.org/10.7346/sipes-02-2022-16

Abstract

Il presente lavoro muove dal desiderio di proporre una riflessione teorico-critica di stampo inclusivo sui modelli innovativi educativo-didattici proposti da Indire nella “Galleria delle Idee” che raccoglie le proposte di Avanguardie Educative (AE) nazionali. Gli obiettivi sono quelli di (1) proporre una lettura dei principi fondanti del Manifesto delle AE alla luce di una cornice di senso pedagogico originale e recente - la pedagojazz (Santi, 2016) - trovando le coerenze e valorizzando le possibili sfumature di dissonanza; (2) proporre una lettura dei modelli educativo-didattici proposti nelle AE, alla luce dei principi dello Universal Design for Learning (UDL) che a livello internazionale si dimostra una proposta di progettazione didattica inclusiva (CAST, 2011; Rose & Meyer, 2002), in linea con la Convenzione ONU (2006) sui diritti delle persone con disabilità. Le domande che hanno mosso questa riflessione risultano quindi essere: quanto “jazz” sono i principi del Manifesto delle AE? E quanto accessibili e inclusive sono - fin dalla loro progettazione - le proposte delle AE? E infine, è possibile guardare dentro al bisogno di “innovazione” in educazione (che è motore della riflessione e della ricerca sulle Avanguardie), per riscoprire e riposizionare il valore dell’irripetibilità, umana ed educativa, che è al centro della prospettiva inclusiva? 

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Pubblicato

2023-01-04