L’approccio narrativo e le sue possibili declinazioni in Pedagogia speciale: il teatro come linguaggio e contesto inclusivo
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-02-2022-17Abstract
Con il contributo delle pratiche narrativo-autobiografiche la persona con “bisogni educativo-speciali” impara gradualmente ad accettarsi con i propri punti-forza e debolezza: le complesse situazioni esistenziali collegate alle condizioni di deficit, emarginazione, disagio e sofferenza escono dall’oscurità caratterizzante le riduttive e stigmatizzanti logiche dell’indifferenza, della svalorizzazione e della dimenticanza. Il linguaggio narrativo diviene, quindi, luogo autenticamente formativo ed inclusivo perché consente ad ogni persona di pensare e di progettare innovative possibilità di riscatto esistenziale: la narrazione rappresenta una pratica di cura educativa quando mette il “diverso” nella condizione di ri-vedersi, ri-generarsi, ri-organizzando il senso più significativo della storia individuale, allo scopo di pensarsi al futuro. L’utilizzazione di una vasta gamma di metodi, strumenti e linguaggi narrativi, come nel caso della narrazione teatrale, permette ai soggetti più fragili e vulnerabili di ri-avere voce e pieni diritti di partecipazione e cittadinanza all’ interno dei micro e macro sistemi sociali di appartenenza.