Aver cura dell'inclusione dell'alunno sordo nel contesto scuola: alcune riflessioni critiche.
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2024-26Abstract
Occuparsi dell'inclusione scolastica delle persone sorde significa accogliere e riconoscere la loro identità-storia da un punto di vista comunicativo umano, rieducativo-riabilitativo, pedagogico-didattico e relazionale, superando le diatribe relative alla scelta metodologica da compiere (orale, gestuale, bimodale, ecc.) con l'obiettivo di adottare un approccio comunicativo multiprospettico e globale, in cui non va dimenticato il recente contributo fornito dall'impianto cocleare. L’accessibilità rappresenta il requisito sine-qua-non per far sì che gli studenti sordi superino ostacoli e barriere e conquistino autentici diritti di piena partecipazione, cittadinanza e appartenenza all'interno del contesto scolastico, superando le difficoltà oggettive facilmente riscontrabili nei processi di socializzazione e di apprendimento in classe, soprattutto, nel caso di sordità profonda. La coerenza degli interventi, la presenza di figure specializzate anche in LIS e il rinnovamento del tradizionale approccio didattico-curricolare, uniti al supporto fornito dalle tecnologie costituiscono una base sicura su cui costruire un'inclusione di qualità, non priva di elementi di criticità.
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