Educare all'aperto nei servizi per l'infanzia: il pedagogista come risorsa professionale irrinunciabile per guardare al futuro

Autori

  • Michela Schenetti DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-022022-08

Parole chiave:

Professionalità, Ricerca-Formazione, innovazione, educazione all'aperto, sostenibilità

Abstract

Il presente contributo intende mettere in evidenza il ruolo cruciale della/del coordinatrice/ore pedagogica/o nell’avvio, nel sostegno e nel rilancio dei processi che prendono forma in ottica inclusiva e integrata tra servizi educativi, sociali e culturali inerenti al tema dell’educazione all’aperto. Il contributo è stato redatto partendo da un primo incontro di follow up relativo ad un percorso di Ricerca-Formazione che ha indagato un processo triennale di formazione rivolto ad educatori e insegnanti di servizi zero-sei progettato e co-costruito insieme ad un gruppo di coordinatori pedagogici ed educatori ambientali del Comune di Bologna. Alla base del percorso formativo inziale vi era un bisogno educativo emergente: la necessità di accompagnare nidi e scuole dell’infanzia a considerare gli spazi esterni, naturali e urbani, come contesti educativi privilegiati per incoraggiare una prospettiva di sviluppo sostenibile e garantire una dimensione di benessere dell’apprendere attraverso il recupero della relazione con l’ambiente e il territorio coerentemente con la place-responsive education (Smith, 2002). Attraverso lo sguardo dei pedagogisti, l’educazione all’aperto risulta essere in linea con le rinnovate linee pedagogiche incentrate sulla necessità di promuovere un lavoro collettivo ed interistituzionale per porre maggiore attenzione agli spazi e ai tempi dell’educazione. Direzioni tracciate anche dal PNRR ed essenziali per sostenere le competenze professionali di educatori e insegnanti che conferiscono, oggi più che mai, senso all’agire dei coordinatori pedagogici.

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Pubblicato

2022-12-20