Incremento della delinquenza minorile ed emergenza educativa nell’Italia del secondo dopoguerra (1945-1955)
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-012021-13Parole chiave:
Storia dell’educazione, Assistenza sociale, Assistenza all’infanzia, Delinquenza infantile, RiabilitazioneAbstract
Nel presente contributo intendiamo declinare il concetto di “pedagogia dell’emergenza” in chiave storiografica, indagando l’incremento della delinquenza minorile in Italia all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale a causa dell’allentamento dei legami famigliari e della vigilanza genitoriale sui minori, dalla malnutrizione, dalla promiscuità abitativa, oltre che dal generalizzato tracollo della moralità pubblica. Questo preoccupante fenomeno attirò immediatamente l’attenzione delle istituzioni, che tentarono di porvi rimedio sia con interventi repressivi – con l’istituzione di Uffici di polizia minorile e l’attività dei Tribunali per i minorenni – sia con interventi educativi e assistenziali intesi al recupero dei giovani traviati e il loro reinserimento scolastico, come quelli promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale, dall’Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo e dai numerosi comitati spontanei di varia inclinazione politica sorti un po’ in tutta Italia.