L’inclusione nelle politiche europee e nelle prassi educative per l’infanzia

Auteurs-es

  • Nicoletta Rosati Department of Human Sciences- Lumsa University

DOI :

https://doi.org/10.7346/PO-022024-14

Mots-clés :

Inclusione, sistema integrato 0-6, infanzia, politiche educative, didassi

Résumé

L’attuale scenario mondiale è attraversato da profonde sfide politiche, sociali, culturali ed economiche; tra queste un’attenzione particolare viene rivolta alla Early Childhood Education  and Care  (ECEC). La cura della prima infanzia è infatti riconosciuta come un prodromo insostituibile per garantire i diritti di uguaglianza e pari opportunità, di partecipazione e di espressione ad ogni cittadino.

A livello mondiale organizzazioni internazionali come l’OCSE, l’UNESCO e la stessa Unione Europea hanno istituito dipartimenti e gruppi di ricerca per individuare le variabili più idonee per la costituzione di un sistema educativo e formativo efficace ed inclusivo.

L’idea di inclusione, nata nel campo sociale, ha avuto nell’ambito educativo, soprattutto della prima infanzia, esperienze applicative che hanno contribuito a migliorare la comprensione del valore stesso dei processi inclusivi e a favorirne l’attuazione nel sistema integrato 0-6.

Nell’ambito della letteratura scientifica di settore sono molteplici i punti di forza riconosciuti all’attuazione dei principi inclusivi presenti nell’ECEC e che riguardano le varie dimensioni di sviluppo infantile, il futuro successo educativo-scolastico e i buoni risultati di un  apprendimento permanente, di inclusione sociale e di occupabilità.

Il presente contributo intende illustrare come il costrutto di inclusione sia stato declinato nelle politiche educative europee in riferimento a progetti specifici della European Agency for Special Needs and Iinclusive Education  e la loro traduzione nella ricerca e nella pratica didattica per il sistema integrato zero-sei anni.

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Publié-e

2024-12-20