Widespread Education e cultura scolastica: come e perché sostenere il cambiamento
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-022025-09Parole chiave:
Widespread Education; Education Outside the Classroom; ecosistema educativo; didattica attiva; problemi autenticiAbstract
Questo contributo analizza come le scuole, pur producendo quotidianamente cultura attraverso pratiche didattiche e relazioni, rischino di diventare autoreferenziali se non dialogano con istituzioni ed agenti del territorio. Viene presentata la WE, un approccio basato su progetti educativi di lunga durata, co-progettati con partner esterni e realizzati in orario curricolare. Le attività si svolgono in luoghi significativi per la comunità – teatri, musei, fattorie, contesti produttivi – dove studenti, docenti e adulti non docenti affrontano compiti legati a questioni reali. I dati raccolti tramite focus group e interviste con insegnanti e dirigenti evidenziano le opportunità offerte per una didattica più attiva e centrata sugli studenti, maggiore consapevolezza del ruolo della scuola, valorizzazione delle risorse territoriali, insieme alle resistenze. Presenterò un toolbox, che cerca di ovviare alle resistenze per rinforzare gli ecosistemi educativi e promuovere WE diretta dalle scuole.
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