Educazione fisica e sport a scuola nel contesto europeo dal 1957 ad oggi

Autori

  • Giordana Merlo University of Padua

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-022024-13

Parole chiave:

storia della scuola; educazione fisica; sport; storia dell’educazione; storia dell’educazione fisica

Abstract

Richiamandosi ai principi della dichiarazione di Nizza del 2000, il Parlamento Europeo ha dichiarato il 2004 Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport ratificando lo stretto legame tra processo educativo, sport e giovani. A quasi vent’anni (26 settembre 2023) il nuovo comma dell’articolo 33 della Costituzione, «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme», sancisce l’indispensabile contributo dello sport nell’educazione, nell’inclusione sociale e nel miglioramento del benessere di ogni persona, aprendo al suo riconoscimento quale diritto da promuoversi e svilupparsi a partire dalla scuola.Tuttavia, il rapporto tra scuola e sport permane difficile, e significativo è ancora il divario tra i Paesi dell’Unione Europea sul piano pedagogico-culturale e di investimento economico. Un’eterogeneità che richiede una riflessione storico-pedagogica in ordine ai diversi sistemi scolastici capace di recuperare la tradizione pedagogica, di cogliere significati, conoscenze e modelli di educazione fisica e sport in grado di muovere verso politiche scolastico-educative comuni guidate dal principio, attualizzando l’idea Pierre de Coubertin «lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata», che tutti i giovani devono avere pari diritti di accesso all’educazione fisica e alla pratica dello sport primariamente dentro la scuola.

Biografia autore

Giordana Merlo, University of Padua

Professore aggregato di storia dell'educazione dell'infanzia e di Letteratura per l'infanzia

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Pubblicato

2024-12-20