Indagine sui c.d. indicatori della condotta aggressiva mendiante il questionario “I-R” di Caprara: uno studio negli adolescenti della Val Bormida
Autori
Barbara Gualco
Federica Formichetti
Silvana Quaglini
Regina Rensi
Cristiano Barbieri
Abstract
L’attenzione costante tributata dai criminologi ai giovani, è sorta in concomitanza con l’affermarsi del dato riguardante i rapporti tra età e criminalità. Le ricerche condotte in tal senso concordano nel rilevare che la delinquenza è statisticamente fenomeno tipicamente giovanile. Le risultanze scaturite dal nostro studio indirizzano la discussione verso tematiche ben precise quali aggressività, irritabilità, comportamenti antisociali che sottendono alla devianza e alla delinquenza giovanile. In particolare, gli Autori hanno esaminato i dati forniti da uno studio condotto in Valle Bormida su un campione di 693 studenti di età compresa tra i 13 ed i 17 anni, di entrambi i sessi, di cui 260 frequentanti la terza media, 103 il Liceo e 293 l’Istituto Tecnico Industriale. I risultati emersi forniscono indicazioni circa le dimensioni della Ruminazione/Dissipazione e dell’Irritabilità del campione, analizzato in relazione a tre variabili (sesso, età, scolarità). La peculiarità della ricerca risiede nello strumento di indagine, il “Questionario I-R” sviluppato da Caprara e coll. (1991), relativo ai così detti “Indicatori della Condotta Aggressiva” indagati da due diverse scale originali in versione ridotta, appositamente costruite, la Scala di Irritabilità e la Scala di Ruminazione /Dissipazione. Queste si prefiggono di cogliere soprattutto le componenti connesse con l’elaborazione cognitiva (memoria, intenzionalità, processi di valutazione, attribuzione e decisione) che fanno da sostegno alla condotta aggressiva e di evidenziare quelle forme di aggressività in cui risultano importanti da un lato l’elevata eccitazione e dall’altro uno scarso controllo cognitivo del proprio comportamento e delle conseguenze di esso. La ricerca si è proposta finalità puramente esplorative e di approfondimento dei fattori che intervengono nel disagio giovanile e determinano la delinquenza giovanile. Essa si è proposta di indagare l’universo minorile centrando l’attenzione sui comportamenti trasgressivi e devianti che possono connotare la condizione giovanile. Gli studi criminologici, infatti, hanno da tempo evidenziato come alcune caratteristiche dei giovani, quali l’età, il genere o la condizione sociale, risultano facilmente associabili non solo al fatto di commettere o meno un reato ma anche alla scelta di cadere in un tipo di reato piuttosto che in un altro, sfatando e correggendo anche alcuni luoghi comuni. L’obiettivo sullo sfondo resta comunque quello di riuscire ad analizzare ed a scomporre fenomeni complessi quali sono le condotte aggressive, il disagio adolescenziale, la devianza minorile fino alla delinquenza giovanile, per poter pensare a strategie di contrasto che tengano conto delle diverse facce con le quali queste problematiche si presentano sulla scena di tutti i giorni.