Le condotte di stalking. Aspetti vittimologici e analisi di due casi emblematici
Autori
Pierpaolo Martucci
Rita Corsa
Abstract
Lo stalking - o “sindrome delle molestie assillanti” - costituisce un modello comportamentale comprensivo di conformità e criminalità, poiché rappresenta una indebita “amplificazione ed accentuazione” della stessa conformità di un comportamento (ad es. il corteggiamento), più che una trasgressione di convenzioni normative. La letteratura scientifica ha elaborato molteplici e accurate classificazioni relative tanto alla tipologia delle condotte moleste, quanto alle caratteristiche dei soggetti attivi.Tuttavia non è possibile prescindere da un’analisi vittimologica, innanzi tutto poiché é la vittima – attraverso la sua percezione soggettiva - a definire come stalking la condotta posta in essere da un altro soggetto. La serie di molestie trae origine dall’equivoco originario sulla natura della relazione che si crea tra stalker e vittima e si aggrava per un secondo malinteso sui limiti della stessa relazione. Lo stalking sembra trovare il suo inizio essenzialmente in un disturbo della relazione e della comunicazione ed in questo senso la crescita del fenomeno appare correlata con la crisi dei rapporti interpersonali tipica delle società post-moderne. Il ruolo e le caratteristiche della vittima sono elementi determinanti nelle condotte di stalking - unitamente al contesto di relazione - e in questo quadro l’appartenenza femminile si evidenzia come importante fattore generale di rischio, in primo luogo nelle situazioni di interruzione o rifiuto di un rapporto sentimentale, ma anche in altri ambiti, come quello del rapporto professionale: ad esempio, nella situazione del paziente e del medico curante, dello psicoterapeuta, oppure in quella dell’insegnante e dello studente. Gli Autori riportano due casi clinici rappresentativi di due tipiche situazioni di stalking ai danni di donne, la prima agita da un paziente psichiatrico, la seconda posta in essere da un compagno respinto. In entrambi i casi, alcuni comportamenti inappropriati delle vittime hanno moltiplicato la pericolosità potenziale delle situazioni. Nella valutazione dell’efficacia delle strategie di contrasto delle varie forme di stalking è necessario tenere sempre presenti gli elementi che caratterizzano tali dinamiche, soprattutto la natura graduale della loro evoluzione, che enfatizza l’importanza di disporre di strumenti di intervento rapidi e normativamente “leggeri”, da applicare già nelle fasi iniziali delle molestie.