Sindrome di alienazione genitoriale (PAS) e abuso sessuale intrafamiliare: criteri di differenziazione e matrici comuni
Autori
Annalisa Ritucci
Pensa MultiMedia Editore
Vincenzo Orsi
Ignazio Grattagliano
Abstract
Il presente lavoro intende affrontare un fenomeno di particolare rilevanza che può emergere, nel contesto delle dispute tra genitori separati per l’affidamento dei figli, in qualità di derivato o effetto della Sindrome di Alienazione Genitoriale: le false accuse di abuso sessuale intrafamiliare. Si assiste, infatti, sempre più di frequente a vicende giudiziarie che seguono un iter caratteristico: un genitore viene accusato di abusi o gravi maltrattamenti ai danni del figlio e viene allontanato, sospendendo ogni relazione con il bambino; il lungo percorso investigativo e giudiziario non conferma la denuncia ma, nel frattempo, il rapporto genitore-figlio è compromesso irrimediabilmente. Si desume, dunque, l’importanza di un’accurata differenziazione tra accuse bona fide di abuso e denunce frutto di una PAS: a tale scopo Gardner (1999) fornisce un lungo elenco di criteri che fanno riferimento sia ai pattern comportamentali dei minori che alle caratteristiche psicologiche, agli atteggiamenti e alla storia familiare dei genitori. In caso di abuso realmente subito dal genitore rifiutato, i sintomi dei figli rientrano solitamente nell’area del Disturbo Post-traumatico da Stress (A.P.A., 2001), e difficilmente si riscontrano le manifestazioni tipiche della PAS. Quanto alle figure parentali, solitamente i genitori alienanti sono poco collaborativi nel sottoporsi a valutazioni, poco attendibili nei loro resoconti, bisognosi di fare continue “iniezioni di richiamo” per ricordare ai figli i maltrattamenti subiti, premurosi nel proteggere i figli dal genitore bersaglio, anche in contesti protetti; denunciano, inoltre, i presunti abusi solo dopo la separazione. I genitori di minori realmente abusati, invece, lasciano che i figli ricordino spontaneamente gli abusi subiti, riconoscono il rischio dell’indebolimento del rapporto tra il genitore abusante ed i figli e fanno di tutto per ripristinarlo in condizioni protette; la denuncia degli abusi risale, infine, ad un periodo di molto precedente alla separazione. I genitori bersaglio della PAS, abitualmente, sono attendibili nei loro resoconti; si sono sempre preoccupati del benessere familiare; le denunce di abuso mosse loro riguardano solo i figli, non gli altri familiari. I genitori realmente abusanti, al contrario, sono poco attendibili nei loro resoconti, poco o affatto interessati al benessere della famiglia, tendono all’impulsività, all’esplosione violenta della rabbia e alla paranoia; la denuncia di abuso si estende, in questi casi, anche ad altri membri della famiglia. Viene, infine, offerta un’interessante lettura (Villa, 2006) delle dinamiche psichiche profonde operanti nelle famiglie da cui nasce la denuncia di sospetto abuso, osservando come la Sindrome di Alienazione Genitoriale, le relazioni incestuose e i casi di incesto condividano una stessa matrice psicodinamica che affonda le sue radici in relazioni familiari primitive e concrete, narcisistiche ed esclusive, proprie di condizioni “pre-edipiche”, in cui non c’è spazio per il simbolico e le sue rappresentazioni.