Il DUNDRUM ToolKit, versione italiana e il suo potenziale utilizzo nel modello trattamentale forense italiano
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-042022-p271Abstract
Il processo legislativo che ha portato alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), sostituiti
dalle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), ha costituito un significativo passo in
avanti verso l’istituzione di un modello comunitario di cura degli autori di reato affetti da gravi disturbi mentali socialmente pericolosi più rispettoso dei diritti umani. Tra le principali criticità che erano state ravvisate
nel precedente sistema trattamentale psichiatrico forense, basato sugli OPG, sono state considerate il sovraffollamento, le condizioni igienico-sanitarie problematiche, l’insussistenza di programmi trattamentali
che fossero adeguati ai livelli di pericolosità sociale modificantisi nel tempo, la natura non terapeutico-riabilitativa dell’internamento in OPG, la presenza “anti-terapeutica” del personale di Polizia Penitenziaria, la
durata ipoteticamente senza termine dell’internamento. A queste criticità il nuovo modello ha certamente
posto rimedio, ma sono sorte altre problematicità su cui bisognerà lavorare. Gli autori riportano in questa
sede i primi dati di un progetto di ricerca multicentrico che si è sviluppato sul territorio nazionale nel corso
degli anni 2020-2022 teso a validare il DUNDRUM Toolkit, strumento di valutazione dell’efficacia del trattamento forense e della recovery, in corso di validazione anche in altri Paesi europei, particolarmente adattabile al modello trattamentale che si è andato sviluppando in Italia con l’istituzione delle REMS.