La Milano giudiziaria del XVII secolo. Da Pietro Verri ad Alessandro Manzoni, il punto di vista della criminologia

Autori

  • Adolfo Francia

Abstract

L’articolo propone alcuni spunti di riflessione sul tema della giustizia a partire dalla “Storia della colonna Infame” di A. Manzoni, che narra della condanna a morte di Mora e Piazza, accusati di essere “untori” in una Milano seicentesca alle prese con un’epidemia di peste. La narrazione di Manzoni risulta di particolare interesse agli occhi di un criminologo per varie ragioni. Innanzitutto il tema al centro della narrazione: Manzoni mette in evidenza come i giudici del XVII secolo a Milano (come quelli di tutti i tempi, e alcune ricerche lo dimostrano) assurgono a portavoce della cultura del momento e sono i portatori delle istanze del gruppo sociale (o dei gruppi di potere che rappresentano) da cui fanno fatica a discostarsi. In seguito va segnalata l’ambientazione, di grande interesse criminologico:  si parla di un processo avvenuto nel secolo di Ferro (XVII secolo) caratterizzato da violenza inarrivabile,  disfacimento dei legami sociali e di crisi anomica della giustizia. Infine, da un punto di vista di “narratologia criminologica” conta lo stile narrativo di Manzoni, criminologo ante litteram, che denuncia l’ingiustizia mescolando il linguaggio della verosimiglianza con quello delle emozioni. I temi trattati da Manzoni coincidono con quelli al centro di “Osservazioni sulla Tortura” di Verri, opera fondamentale che segna l’inizio della criminologia dimostrando in modo pratico che senza la tortura il processo agli untori non avrebbe avuto l’epilogo che conosciamo. Ma quali sono i meccanismi che inducono la giustizia a produrre ingiustizia? Secondo l’Autore non è necessaria la religione per alimentare tali “campagne persecutorie” da parte dei giudici e del gruppo sociale, è sufficiente una condizione generale di anomia e di vuoto politico sociale che porti la giustizia ad assolvere compiti non suoi. Il caso della Colonna Infame è esemplificativo poiché in un’epoca storica di grande caos e distruttività  alla giustizia fu affidato nientemeno che  il compito aggiuntivo di amministrare la salute pubblica.

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Pubblicato

2014-11-19

Fascicolo

Sezione

Articoli