L’Unheimlich quale Wegmarken tra eros e thanatos, ovvero il perturbante tra sessualità e distruttività. Riflessioni da un caso peritale
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-012022-p78Abstract
Nel presente contributo, gli Autori, prendendo spunto da un singolare peritale, intendono affrontare due problematiche, rispettivamente di ordine epistemologico e metodologico: innanzitutto, quella del c.d. perturbante, inteso non solo come concetto di rilievo psicopatologico, ma anche quale costrutto che, in certe condizioni, diventa l'indicatore di un percorso di valenza criminologica; secondariamente, quella delle possibilità di utilizzare tale marker in chiave psichiatrico-forense, cioè come dispositivo gnoseologico che consente una ricostruzione criminogenetica e criminodinamica di una tipologia delittuosa posta in un iter che dalla sessualità degenera nella distruttività.