Il Barracuda si racconta: l'utilizzo di metodi di analisi narratologica, psicosociale e semiotica in criminologia clinica

Autori

  • Alfredo Verde
  • Maria Luisa Gentilucci
  • Alessandro Santamaria
  • Aurora Speretta
  • Gabriele Rocca

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-012022-p66

Abstract

Partendo dall’analisi di un racconto di finzione scritto da un autore di reati violenti più volte sottoposto a perizia psichiatrica, questo lavoro si propone di evidenziare l’importanza dello studio degli scritti dei criminali per “comprendere” il soggetto autore della storia. Allo scopo di mostrare l’utilità clinico-criminologica dell’analisi delle produzioni scritte degli autori di reato, abbiamo sottoposto il testo narrativo prodotto dal soggetto a un esame incrociato, leggendolo dal punto di vista del contenuto alla luce della storia dello stesso reperibile nell’elaborato peritale, e successivamente analizzandolo secondo plurime metodiche di indagine (analisi secondo i contributi della criminologia narrativa, analisi psicodinamica delle difese secondo i contributi della criminologia psicosociale, analisi semiotica secondo Barthes). Tutto ciò al fine di comprendere meglio le caratteristiche del soggetto e di tentarne una descrizione a tutto tondo. Lo studio delle narrative del reo permette di meglio rappresentare il conflitto che conduce al passaggio all’atto violento: l’analisi approfondita delle produzioni narrative, sia precedenti che suc-cessive al reato commesso, evidenzia i momenti traumatici e i delicati passaggi che precedono la caduta del processo di simbolizzazione e la costruzione di una rappresentazione del sé e dell’alter che vede nella violenza l’unico modo per uscire da una situazione altrimenti ingestibile.

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Pubblicato

2022-05-26

Fascicolo

Sezione

Articoli