Il Test di Rorchach nelle valutazioni sulla capacità di intendere e volere negli autori di omicidio

Autori

  • Ignazio Grattagliano
  • Salvatore Zizolfi
  • Daniele Zizolfi
  • Antonia Valerio
  • Stefania Zecca
  • Roberto Catanesi

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-022019-p121

Abstract

Sono stati esaminati retrospettivamente 49 protocolli Rorschach di autori di omicidio, raccolti fra il 1998 e il 2015, secondo
il metodo della SRR Scuola Romana Rorschach, nell’ambito delle operazioni peritali richieste dall’Autorità di Giudiziaria
ai fini dell’accertamento della capacità di intendere e di volere al momento di commissione del reato. In esito a perizia, 23
soggetti sono stati valutati imputabili, 10 con vizio parziale e 16 con vizio totale di mente. I risultati ottenuti non sembrano
rivestire un interesse solo scientifico, a conferma della sensibilità e specificità del test di Rorschach, ma confermano il
contributo dei parametri Rorschach selezionati ai fini della formulazione del giudizio di incapacità di intendere e di volere.
In particolar modo il “Cognitive Quartet of Rorschach scores”, nell’utilizzo in ambito psichiatrico-forense. La soglia del
70.0% di R+% ed F+% permette infatti, sul piano pratico, di discriminare in grado molto elevato fra soggetti imputabili e
non, con indubbie ricadute sull’esercizio pratico della psicologia e psichiatria forense.

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Pubblicato

2021-10-15

Fascicolo

Sezione

Articoli