“Carriere devianti” smarginate: da Elena Ferrante al processo di desistenza dal crimine

Autori

  • Oriana Binik

Abstract

Nella cornice di un progressivo avvicinamento tra letteratura e criminologia, l’intento del saggio è mostrare il carattere generativo del concetto di “smarginatura”, strettamente connesso a quello di “frantumaglia” – entrambi creati dalla scrittrice Elena Ferrante – e di ricollegarli all’interesse scientifico per le discontinuità dei cicli di vita devianti. Il talento letterario di Ferrante nella descrizione di episodi di “smarginatura”, in cui si perdono i riferimenti e ci si affaccia sul caos esistenziale, è utile da un lato, per definire al meglio il sapere criminologico sul percorso dei desisters, dall’altro per lavorare con gli autori di reato facilitando il riconoscimento di alcune esperienze spaesanti che possono inaugurare turning points radicali. Più precisamente, l’ipotesi approfondita è che la “smarginatura” possa portare ad abbandonare un self deviante e a sperimentare una diversa narrazione di sé.

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Pubblicato

2021-10-05

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Articoli