Le rappresentazioni identitarie e la criticità del fine pena: una ricerca

Autori

  • Gaia Desiderio
  • Stefania Anania
  • Lucia Manigrasso
  • Silvia Coldesina
  • Claudio Cassardo

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-032021-p248

Abstract

La clinica e la letteratura dedicata ai cambiamenti della rappresentazione di sé nelle carceri mostrano come i temi dell’entrare e dell’uscire cambino la condotta, l’idea e l’immagine di sé. Le persone quando entrano in carcere ne assumono regole, norme, valori e morale abbandonando i propri e la propria identità. Quando escono al contrario dovrebbero lasciare il ruolo di detenuti per tornare al
loro ruolo sociale e familiare. L’obiettivo di questo lavoro consiste nell’esplorare la rappresentazione di sé all’uscita, attraverso
un’analisi delle narrative raccolte al termine di colloqui psicologico-clinici con un gruppo di detenuti uscenti a fine pena, reclusi in un Istituto di Pena a trattamento avanzato situato nell’hinterland milanese, e che hanno trascorso l’ultima fase detentiva senza usufruire di misure alternative alla detenzione. 

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Pubblicato

2021-09-30

Fascicolo

Sezione

Articoli