La parabola di donne e minorenni nel "califfato globale": vulnerabilità, illusioni e traumi nel percorso dall'adesione al "jihadismo" totalitario al suo ripudio
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-022021-p130Abstract
L’articolo analizza i profili essenziali della propaganda terroristica, della radicalizzazione e del reclutamento nello Stato Islamico aventi come bersagli donne, adolescenti e bambini. L’indagine si sofferma sul rilievo centrale che assume la condizione di vulnerabilità in cui versano quelle donne e quei minori coinvolti in processi di radicalizzazione. Il lavoro si concentra poi sulle forme di circonvenzione e sfruttamento di donne e bambini dentro e fuori lo Stato Islamico, prestando particolare attenzione alle tecniche di propaganda online, alle pratiche di reclutamento, alla violenza nei loro confronti. Una volta ricostruiti i lineamenti principali del tema, l’autore restringe il campo dell’indagine esaminando una casistica-campione della radicalizzazione, dell’indottrinamento e del reclutamento terroristico che ha coinvolto donne e minori in Italia. La parte conclusiva effettua alcune considerazioni in merito alla reversibilità delle articolate e multifattoriali traiettorie di radicalizzazione e all’opportunità di sviluppare nuove strategie competitive nel “mercato del reclutamento terroristico”.