Radicalizzare i valori in adolescenza
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-022021-p84Abstract
L’autore prende spunto da un caso di cronaca per costruire – sulla scorta degli insegnamenti derivanti dall’interazionismo radicale e dalla “narrative criminology” – un’ipotesi sulle tappe che scandiscono, nel corso del tempo, il processo di radicalizzazione di un giovane marocchino. L’autore sostiene anche l’importanza di avviare nelle scuole, nelle comunità residenziali, negli istituti penali minorili un lavoro di ascolto e di sostegno dei dissidi vissuti dagli adolescenti a rischio di radicalizzazione quando sono ancora in una fase embrionale. Questo approccio potrebbe aiutare a far sì che questi ragazzi possano entrare progressivamente in contatto con loro stessi e con il loro “parlamento interiore”. Il sostegno consisterebbe nell’analizzare – in uno spazio totalmente confidenziale – attraverso quali tappe e fino a quale livello si sono coinvolti per dare avvio a un sistema di credenze estreme che li supportano nella volontaria violazione di norme giuridiche e/o sociali, che sono vigenti per tutti i consociati.