Sex offender e psicopatia: uno studio su un campione di detenuti pugliesi

Autori

  • Donatella La Tegola Pensa MultiMedia Editore
  • Fulvio Carabellese
  • Ilaria Rossetto
  • Filippo Franconi
  • Giovanna Parmigiani
  • Gabriele Mandarelli
  • Felice Carabellese

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-012021-p67

Abstract

Obiettivo. Individuare l’eventuale presenza ed il grado di psicopatia, in un campione di sex offender detenuti, nonché l’eventuale effetto di esperienze traumatiche precoci. Materiali e metodi. Nell’ambito di un più ampio progetto nazionale, sono stati selezionati i sex offender pugliesi detenuti presso la Casa Circondariale di Bari e presso la sezione distaccata di Altamura. I livelli di psicopatia sono stati misurati attraverso la PCL-R. È stato utilizzato l’item 8 della HCR-20 v.3 per valutare l’eventuale anamnesi positiva per esperienze traumatiche ed episodi di vittimizzazione. Sono state inoltre raccolte in- formazioni di natura criminologica. Risultati. I detenuti reclutati avevano ricevuto nel 70% dei casi condanne per atti sessuali con minori. I livelli di psicopatia emersi sono risultati in linea con quelli rilevati in altre popolazioni di detenuti e generalmente nella fascia medio-bassa dei punteggi PCL-R. I detenuti con anamnesi positiva per esperienze traumatiche hanno presentato livelli più elevati di psicopatia, così come misurato dal punteggio totale PCL-R e dal fattore 1 (“interpersonale/affettivo”). Conclusioni. I risultati emersi, derivanti da un campione numericamente limitato, suggeriscono un possibile effetto di esperienze precoci traumatiche nei livelli quali-quantitativi di psicopatia in sex offender.

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Pubblicato

2021-03-31

Fascicolo

Sezione

Articoli