Sex offender e psicopatia: uno studio su un campione di detenuti pugliesi
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-012021-p67Abstract
Obiettivo. Individuare l’eventuale presenza ed il grado di psicopatia, in un campione di sex offender detenuti, nonché l’eventuale effetto di esperienze traumatiche precoci. Materiali e metodi. Nell’ambito di un più ampio progetto nazionale, sono stati selezionati i sex offender pugliesi detenuti presso la Casa Circondariale di Bari e presso la sezione distaccata di Altamura. I livelli di psicopatia sono stati misurati attraverso la PCL-R. È stato utilizzato l’item 8 della HCR-20 v.3 per valutare l’eventuale anamnesi positiva per esperienze traumatiche ed episodi di vittimizzazione. Sono state inoltre raccolte in- formazioni di natura criminologica. Risultati. I detenuti reclutati avevano ricevuto nel 70% dei casi condanne per atti sessuali con minori. I livelli di psicopatia emersi sono risultati in linea con quelli rilevati in altre popolazioni di detenuti e generalmente nella fascia medio-bassa dei punteggi PCL-R. I detenuti con anamnesi positiva per esperienze traumatiche hanno presentato livelli più elevati di psicopatia, così come misurato dal punteggio totale PCL-R e dal fattore 1 (“interpersonale/affettivo”). Conclusioni. I risultati emersi, derivanti da un campione numericamente limitato, suggeriscono un possibile effetto di esperienze precoci traumatiche nei livelli quali-quantitativi di psicopatia in sex offender.