Analisi retrospettiva di una serie di stalker violenti

Autori

  • Chiara Sgarbi
  • Giorgio Mattei
  • Arianna Sinisi
  • Francesca Gallocchio
  • Silvia Ferrari
  • Gian Maria Galeazzi
  • Laura De Fazio

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-022020-p90

Abstract

Lo stalking è spesso accompagnato da atti violenti che talvolta possono essere gravi o addirittura letali. Il presente studio prende
le mosse dai dati raccolti nel 2010 per il progetto “Stalking and Risk of Violence”, sintetizzato in un database comprendente 59
casi di stalking esitati in violenza grave. Su questo campione sono state condotte un’analisi descrittiva e un’analisi di regressione
logistica univariata e multivariata alla ricerca di fattori associati all’esito violento. I risultati dell’analisi univariata rivelano che le
condotte di stalking complicate da violenza grave sono accompagnate da abuso di sostanze, comportamenti di minaccia, basso
livello di istruzione e precedenti condanne penali dello stalker. Dall’analisi multivariata, invece, emerge una significativa associazione
tra il precedente contatto dello stalker con i centri di salute mentale e l’abuso di sostanze, la condotta di appostamento e
l’esito degli atti persecutori in omicidio. Ulteriori ricerche prospettiche sono necessarie per confermare questi risultati e applicarli
nei programmi di prevenzione.

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Pubblicato

2020-06-12

Fascicolo

Sezione

Articoli