L’IMPULSIVITÀ E IL COMPORTAMENTO VIOLENTO: L’IMPIEGO DELLA TERAPIA DIALETTICA COMPORTAMENTALE IN AMBITO FORENSE
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-NS2019-p77Abstract
Studi recenti dimostrano che pazienti psichiatrici forensi sono tra i più aggressivi della popolazione psichiatrica complessiva, in una percentuale compresa
tra il 45,6% (atti aggressivi in strutture forensi ad alta sicurezza) ed il 21,3% (atti aggressivi in strutture della salute mentale generiche) (2). Nonostante la
DBT nasca come trattamento d’elezione per gli agiti impulsivi in pazienti con disturbo borderline di personalità (NICE, 2009), studi empirici supportano
l’efficacia della DBT per la riduzione di comportamenti disadattivi e l’incremento di condotte adattive in pazienti psichiatrici forensi. E’ stato condotto
uno studio nella R.E.M.S. “Castore” di Subiaco (RM) (DSMDP ASL RM5), che ha coinvolto 30 pazienti psichiatrici sottoposti a detenzione. Obiettivo:
rilevare se il modello DBT standard adattato a popolazioni psichiatriche forensi è più efficace su impulsività e alessitimia rispetto al trattamento generico.
Metodo: 30 pazienti psichiatrici in regime detentivo, divisi in gruppo sperimentale DBT (n = 15) e gruppo di controllo (n = 15). I due campioni differiscono
per caratteristiche cliniche (psicosi, disturbo bipolare, disturbo di personalità) e reati. Procedure: il gruppo sperimentale è sottoposto a psicoterapia
DBT individuale e gruppo di abilità DBT, mentre il gruppo di controllo a trattamento generico (psicoterapia di supporto e gruppo di abilità non
specifiche), entrambi per 12 mesi a cadenza settimanale. L’impulsività e l’alessitimia sono state misurate prima del trattamento DBT (T0) e dopo 12 mesi
(T1) dell’applicazione della DBT. Analisi dei dati: L’analisi statistica è stata condotta con l’ausilio del software SPSS (21), Anova con fattore ripetuto e
fattore between groups. Risultati: il trattamento DBT risulta più efficace nel migliorare l’alessitimia nel gruppo sperimentale (effetto d’interazione tra
alessimia e campione sottoposto a DBT); mentre per l’impulsività i due gruppi migliorano indipendentemente dal tipo di gruppo a cui appartengono
(nessun effetto d’interazione).