Nuovi combattenti: caratteristiche personologiche e identitarie dei terroristi islamici

Autori

  • Isabella Merzagora
  • Guido Travaini
  • Palmina Caruso

Abstract

Il fenomeno del terrorismo islamico si delinea come una vera e propria guerra, pur con una fisionomia diversa da quella
delle guerre convenzionali. Gli episodi di Bruxelles e Parigi, solo per citarne alcuni, rappresentano la prova tangibile dell’esistenza
di un conflitto combattuto con armi e strategie differenti da quelle che abbiamo conosciuto fino al secolo scorso,
compreso il fenomeno degli attacchi suicidi. Le cause dell’adesione a questa forma di violenza sono certamente molteplici,
certo non solo psicologiche, ma ci sono anche cause che si rifanno alla psicologia individuale. Solo così si spiega come mai
non tutti gli Islamici, nelle medesime condizioni sociali, culturali e politiche lo abbraccino, con comportamenti violenti
ovvero anche in veste di fiancheggiatori o simpatizzanti, e solo così si spiega la sua capacità attrattiva nei confronti di persone
–i c.d. foreign fighters- che talora neppure provengono da paesi di cultura islamica. Le teorizzazioni in chiave di caratteristiche
personologiche e di identità datano dagli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, con il concetto di personalità autoritaria
di Adorno, e si sono successivamente sviluppate analizzando le motivazioni di vulnerabilità di tipo psicologico, il
mind-set, il processo di radicalizzazione, le eventuali cause psicopatologiche.

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Pubblicato

2018-09-05

Fascicolo

Sezione

Articoli