L’uso del test sims nella valutazione psicodiagnostica delle condotte distorsive: la simulazione. Uno studio pilota

Autori

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Abstract

In ambito forense usare strumenti che consentano l’individuazione di casi in cui è presente un’accentuazione o una minimizzazione
della psicopatologia per motivi difensivi o strumentali, con il rischio anche di rendere non valida la valutazione può
costituire indubbiamente un significativo contributo per l’accertamento della validità dei risultati e della credibilità dei soggetti
esaminati. Il questionario SIMS è uno dei pochi strumenti in Italia che consente, con scale specifiche, l’individuazione di condotte
distorsive finalizzate a simulare o amplificare problematiche presenti. Obiettivo della presente ricerca pilota è quello di
indagare, in ambito medico-legale e forense, la capacità del SIMS, di discriminare l’impatto distorsivo che il contesto valutativo
stesso esercita sulla tendenza dei soggetti portatori di psicopatologia mentale (e più nello specifico di diagnosi di psicosi) ad
amplificare o meno la sintomatologia autoriferita e quando dagli esiti dell’accertamento derivano ricadute utilitaristiche.

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Pubblicato

2018-09-05

Fascicolo

Sezione

Articoli