Lo straniero nel distretto del Tribunale di Sorveglianza di Brescia

Autori

  • Monica Lazzaroni

Abstract

L’elaborato analizza il fenomeno degli stranieri in esecuzione penale interna ed esterna, con particolare riguardo al distretto del Tribunale di Sorveglianza di Brescia. Viene anzitutto rilevato, nel tentativo di offrire una rapida disamina del quadro nazionale, come la Cassazione si sia pronunciata a favore dell’ammissione di misure alternative nei confronti dello straniero irregolare, così che lo status di clandestino non possa rappresentare un automatismo che ne provochi l’esclusione: la funzione rieducativa della pena non ammette discriminazioni tra stranieri regolari e clandestini. Vengono poi esaminate alcune decisioni quadro che si ritengono di particolare rilevanza: in particolare la decisione sul mandato d’arresto europeo, che ha tracciato il solco entro il quale si sono poi inserite le successive decisioni del Consiglio concernenti il principio del mutuo riconoscimento delle sentenze emesse dall’Autorità giudiziaria di altro Stato Membro, il quale – inizialmente limitato alle sentenze di condanna a pena detentiva – è stato poi esteso anche all’area delle sanzioni e misure alternative e a quella delle misure sospensive della pena. Infine, ci si concentrerà sull’analisi dei dati relativi alla popolazione reclusa detenuta e in misura alternativa alla detenzione nel Distretto del Tribunale di Sorveglianza di Brescia: nell’ambito territoriale considerato nella sua globalità, la popolazione detenuta straniera appare in diminuzione sia se considerata in termini di valore percentile che di valore assoluto, conformemente a quanto avviene alla generalità della popolazione detenuta; inoltre si registra una diminuzione anche degli stranieri detenuti in forza di una sentenza definitiva. A fronte invece di un generale aumento dell’applicazione alle misure alternative, resta costante la percentuale di stranieri che vi è ammessa. In ogni caso, la sanzione alternativa maggiormente concessa in tutte le province del distretto risulta essere la detenzione domiciliare. In conclusione, viene proposta un indagine sul giudicato del Tribunale di Sorveglianza di Brescia, la realizzazione della quale ha permesso di analizzare i procedimenti concernenti un campione di 571 soggetti.

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Pubblicato

2015-02-24

Fascicolo

Sezione

Articoli