I progressi delle scienze e il concetto di responsabilità

Autori

  • Filippo Santoni de Sio

Abstract

Il saggio discute il tema del possibile impatto delle scoperte e tecniche neuroscientifiche sulle pratiche morali e giuridiche di attribuzione di responsabilità, in una prospettiva metodologica generale e con ricorso agli strumenti dell’analisi concettuale. Attraverso la discussione di alcuni problemi filosofici e giuridici legati alla responsabilità – l’origine dei concetti di capacità e persona, il nesso tra capacità e responsabilità, la dottrina dei cosiddetti “impulsi irresistibili”, il problema delle azioni automatiche e della responsabilità dello psychopath – esso punta a mostrare che cosa le scoperte e le tecniche delle scienze della mente non possono fare.

Esse non possono mettere in discussione credenze la cui giustificazione non dipende direttamente dai risultati di specifiche ricerche empiriche, ma è invece parte dalla fondamentale struttura concettuale che rende possibile una descrizione efficace e coerente di alcuni aspetti generali del mondo: che esistono oggetti macroscopici come le persone, che l’esistenza della responsabilità non è in tensione con l’esistenza di spiegazioni causali del comportamento umano, che la mente e la volontà sono capacità e non oggetti meccanici, che l’esercizio di una capacità non richiede necessariamente la coscienza, che i confini della comunità morale non sono definiti dall’adesione alle sue norme, ma dalla capacità generale di agire secondo norme.

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Pubblicato

2015-01-28

Fascicolo

Sezione

Articoli