Il figlicidio in Italia: i risultati di una ricerca sulla stampa nazionale nel periodo 1992-2004

Autori

  • Simona Traverso et al

Abstract

Gli autori, dopo aver esaminato il fenomeno del figlicidio attraverso l’analisi degli articoli di una delle principali testate giornalistiche nazionali (Corriere della Sera) nel periodo compreso tra il 1992 ed il 2004, giungono ad identificare le principali caratteristiche fenomenologiche del reato, classificandolo all’interno delle tipologie più accreditate nella letteratura internazionale. Inoltre, l’elaborazione di un modello multivariato, con l’utilizzazione di un’analisi discriminante, ha consentito di spiegare un’elevata quota di variabilità del campione riscontrata tra il gruppo dei “figlicidi paterni” ed il gruppo dei “figlicidi materni”. In particolare, il “figlicidio paterno” si distingue dal “figlicidio materno” per le seguenti caratteristiche: 1) età dell’autore superiore a 34 anni; 2) inserimento dell’autore nel mercato del lavoro; 3) assenza nell’autore di precedenti psicopatologici; 4) utilizzo di un’arma da fuoco o da punta e taglio; 5) uccisione di una vittima che ha superato le 24 ore di vita; 6) provenienza della vittima da una regione meridionale. I risultati dell’analisi discriminante, tesa a verificare la corretta classificazione dei casi nei due gruppi considerati (“figlicido materno” o “figlicidio paterno”), permette anzitutto di confermare la significatività statistica del modello considerato (λ di Wilk’s =.47; χ2=124,14; df=11, N=172; p=.000) che classifica correttamente l’84,3% dei casi.

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Pubblicato

2014-12-17

Fascicolo

Sezione

Articoli