La vittimologia dell’anziano

Autori

  • Liliana Lorettu
  • Alessandra Nivoli
  • Valentina Virdis
  • L. Fabrizia Nivoli
  • Sara Falconi
  • Gian Carlo Nivoli

Abstract

Il problema dell’abuso sugli anziani è comparso solo da pochi anni nel dibattito della vittimologia. La violenza contro le persone anziane è un problema in crescita proporzionale all’incremento della popolazione mondiale di anziani ed al conseguente aumento delle malattie croniche che creano disabilità. Nonostante sia un fenomeno estremamente frequente e gravato da elevati costi umani e finanziari, spesso non è denunciato. Fattori che contribuiscono alla mancata denuncia e alla sottostima del fenomeno includono negazione da parte della vittima e dell’abusatore e riluttanza da parte degli operatori nel denunciare l’abuso associata ad una incompleta consapevolezza dei segni d’allarme. Le due categorie più comuni di abuso sulla persona anziana sono quello domestico (maltrattamento della persona anziana nella sua abitazione o in quella del caregiver) ed istituzionale (maltrattamento degli anziani che vivono in case di riposo o residenze assistenziali). L’abuso può esprimersi sotto varie forme: abuso fisico, abuso sessuale, violenza per omissione (trascuratezza intenzionale o meno), violenza medica, autolesionismo, abuso psicologico o emotivo, abuso finanziario, violenza civica ed abbandono. L’abuso è un’entità multifattoriale: la comprensione delle caratteristiche tipiche della vittima, dell’abusatore, della relazione tra i due e dello scenario in cui si compie l’abuso sono cruciali per svelare e prevenire i maltrattamenti nell’anziano. Il seguente scritto si propone di descrivere la terminologia, l’epidemiologia, i segni clinici ed i fattori di rischio associati all’abuso, sia a domicilio che in ambiente residenziale, al fine di delineare strategie per una precoce identificazione del fenomeno ed un adeguato intervento in caso di abuso sull’anziano.

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Pubblicato

2014-12-17

Fascicolo

Sezione

Articoli