Le implicazioni neurobiologiche, cognitive e culturali del cervello che impara a leggere: una panoramica a partire dagli studi di Maryanne Wolf

Autori

  • Paola Baioni Ph.D, Adjunct Professor of Italian Literature | Department of Philosophy and Education Sciences | University of Turin
  • Alessandra Sala Scholarship Researcher | Department of Philosophy and Education Sciences | University of Turin

DOI:

https://doi.org/10.7347/EdL-02-2023-04

Parole chiave:

abilità di lettura, alfabetizzazione emergente, Maryanne Wolf, arricchimento del vocabolario, dislessia

Abstract

Lo scopo di questo contributo è fornire una panoramica dei processi cerebrali che supportano le competenze di lettura, considerando anche le difficoltà che possono impedire lo sviluppo completo di una competenza di lettura. Vengono quindi affrontate le origini biologiche e culturali dei circuiti neurali che sostengono le capacità di lettura e scrittura dal punto di vista delle neuroscienze, in particolare secondo le teorie e le scoperte di Maryanne Wolf, una neuroscienziata cognitiva di fama mondiale: partendo dai suoi saggi “Proust and the squid. The story and science of the reading brain” (Wolf, 2009) e “Reader, come home: the reading brain in a digital world” (Wolf, 2018), esploriamo le ampie implicazioni che la lettura ad alta voce produce sui bambini nei loro primi cinque anni di vita, facendo riferimento specificamente allo sviluppo della letteratura emergente (o precoce), così come l’impatto che la lettura profonda produce a vari livelli (cognitivo, intellettuale, emotivo, affettivo e creativo). Wolf introduce il concetto di lettura profonda, riferendosi alla capacità di interagire con un testo in modo ponderato, critico e riflessivo al fine di trarre inferenze da ciò che si è letto, ma anche di concepire nuovi pensieri (Wolf, 2018, pp. 60-68): questa capacità sembra essere prerogativa del “lettore esperto”, ed esplorando le fasi che idealmente conducono a tale profilo, si presta attenzione ai fattori di rischio che possono ostacolare il progresso nella lettura, specialmente in situazioni di privazione linguistica e possibili disturbi dell’apprendimento, come la dislessia. Infine, vengono considerati i rischi derivanti dall’eccessiva esposizione ai dispositivi digitali nello sviluppo delle funzioni esecutive, compresa l’attenzione, che è essenziale per analizzare e comprendere testi complessi.

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Pubblicato

30-12-2023

Come citare

Baioni, P., & Sala, A. (2023). Le implicazioni neurobiologiche, cognitive e culturali del cervello che impara a leggere: una panoramica a partire dagli studi di Maryanne Wolf. Effetti Di Lettura / Effects of Reading, 2(2), 044–058. https://doi.org/10.7347/EdL-02-2023-04

Fascicolo

Sezione

Articoli