Formazione universitaria e decrescita. Riflessioni di senso declinate al futuro
DOI:
https://doi.org/10.7346/SE-022025-05Parole chiave:
decrescita, slow education, performatività, formazione docenti, università come bene comuneAbstract
Il presente contributo riflette sulle trasformazioni recenti dell’università, segnata da standardizzazione, burocratizzazione e urgenze che ne minano talvolta la funzione critica. Non è difficile imbattersi in nuovi percorsi che sollevano interrogativi sulla qualità e sul ruolo dell’Accademia. Si propone di ripensare la formazione universitaria, soprattutto quella professionalizzante, adottando paradigmi alternativi ispirati alla decrescita di Latouche: superare la logica dell’efficienza e della crescita infinita, valorizzare lentezza, sobrietà, comunità e convivialità. Applicata all’educazione, la decrescita implica un’educazione lenta, ecologicamente situata e generativa, opposta a un’università ridotta a certificazione; un luogo laboratorio di futuri sostenibili, in cui emancipazione, cura dell’altro e del mondo si coniugano con la distensione dei tempi.
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