Sensibilizzazione all’altro – La vignetta fenomenologica come corpo sonoro risonante

Autori

  • Stephanie Mian Junior researcher in General Didactics | Faculty of Education | Free University of Bolzano
  • Evi Agostini Associate Professor in Teacher Education and School Research | Centre for Teacher Education and Department of Education https://orcid.org/0000-0002-5838-4292

DOI:

https://doi.org/10.7346/SE-012025-07

Parole chiave:

Vignetta fenomenologica, Percezione, Esperienza estetica, Sensualità, Risonanza

Abstract

Questo articolo esamina il potenziale estetico della vignetta fenomenologica, uno strumento di ricerca qualitativa basato sulla fenomenologia e utilizzato nel contesto dello sviluppo professionale. Le vignette sono narrazioni concise ed evocative che catturano i momenti co-esperienziali. Come “corpi sonori”, le vignette conservano esperienze fugaci attraverso il linguaggio e mettono in luce le dimensioni pregnanti e patiche dell’esperienza. A differenza dei metodi di ricerca tradizionali, che spesso minimizzano le sensazioni, le vignette attingono proprio alle sensazioni e all’atmosfera co-esperienziale che intendono catturare. Si concentrano sulle articolazioni corporee pre-riflessive dei partecipanti. Descrivendo il tono di voce, la postura, gli sguardi o i movimenti, le esperienze trovano una forma di espressione che va oltre le parole. Per far sì che le vignette trovino risonanza nei lettori, è necessaria sensibilità, ricettività e raffinatezza estetica. Come l’arte, anche le vignette sfidano le abitudini del vedere e dell’agire aprendo nuove percezioni e rendendo tangibili le esperienze. Posizionate tra sensualità e concettualità, esprimono l’ambiguità dell’esperienza e promuovono la consapevolezza e un atteggiamento ricettivo verso se stessi, gli altri e il mondo, contribuendo così all’educazione estetica.

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Pubblicato

2025-06-30