Liberi bambini
Spigolature benjaminiane sulla letteratura pe l'infanzia
DOI:
https://doi.org/10.7346/SE-012023-01Abstract
L’attenzione di Benjamin alla letteratura per l’infanzia è testimoniata da numerosi scritti, pubblicati tra il 1924 e il 1930, nonché dalla sua importante collezione di libri e giocattoli per bambini. La capacità dell’infanzia di raccogliere in sé quel tempo-ora (Jetz-zeit), che contiene la possibilità di cambiamento ed apre alla proiezione del futuro, accompagnerà Benjamin fino alle sue ultime riflessioni. L’infanzia, dunque, non è solo il tempo dell’incanto ma rappresenta – nelle sue molteplici transizioni storiche – la lente attraverso cui osservare gli inesorabili movimenti della borghesia industriale. Per questo, i ricordi d’infanzia, come nella Recherche proustiana amata e tradotta dallo scrittore tedesco, lasciano intravedere il sorriso malinconico di quel nome segreto che, nella religione ebraica e, viene assegnato ad ogni bambino come atto individuale di una nascita irripetibile.