A proposito di stanzucce tutte per sé. Evoluzione degli spazi domestici e raffigurazioni visive nella letteratura per l’infanzia
Résumé
Nella letteratura per l’infanzia, la casa gioca un ruolo di primissimo piano. Essa si sostanzia per essere una metafora regina perché, come un termometro, è in grado di rilevare e proiettare umori ed equilibri psicologici, affettivi, sociali, culturali di chi la abita. Nella letteratura per l’infanzia, la rappresentazione della casa ha subito profondi cambiamenti, in particolare, quando, dalla fine degli anni Cinquanta, gli albi illustrati hanno iniziato a dare conto di una nuova geografia d’interni. Il presente contributo mira a delineare l’evoluzione architettonica di uno spazio domestico speciale, la camera del bambino, e a presentare alcune caratteristiche di uno spazio complementare, la tana, utilizzando elementi grafici e compositivi presenti negli albi illustrati contemporanei. L’obiettivo è di leggere ed interpretare i significati, le persistenze e i rapporti insospettati che la letteratura per l’infanzia è in grado di instaurare con la cultura d’infanzia.