Studium generale come pars pro toto dell’università e le sue amorfe trasformazioni
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-012025-03Parole chiave:
studium generale, formazione generale, formazione continua, riforma universitaria, storia dell’universitàAbstract
Il contributo prende in esame lo studium generale come pars pro toto dell’università, concentrandosi in particolare sul significato epistemologico e politico-educativo che gli è stato attribuito in una fase storica in cui l’idea stessa di università, insieme alla sua funzione sociale, è oggetto di un profondo processo di revisione. La ricostruzione mette in luce l’orientamento polivalente dello studium generale, le premesse epistemologiche che ne rendono possibili le diverse configurazioni, nonché i processi di negoziazione politico-educativa che ne accompagnano l’attuazione curricolare in ambito accademico. In una prima fase si ripercorrono le varie connotazioni assunte dallo studium generale nel corso della storia dell’università; in seguito, l’attenzione si concentra sulla sua rinascita nel secondo dopoguerra e sui formati curriculari emersi nel contesto del Processo di Bologna. L’analisi si focalizza in particolare sul significato politico-educativo assunto dallo studium generale nella Repubblica Federale di Germania nel periodo successivo al 1945, attraverso un’analisi seriale delle raccomandazioni e delle valutazioni politiche elaborate tra il 1945 e il 2015.
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