Il Faculty Development: l’apprendimento esperienziale e l’apprendimento riflessivo nelle Comunità di Pratica
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-012025-18Parole chiave:
Comunità di pratiche, Faculty Development, Apprendimento esperienziale, Apprendimento riflessivo, Senso di comunitàAbstract
Una comunità di pratica si caratterizza grazie all’esistenza di un impegno reciproco tra i membri che sono interdipendenti in virtù della realizzazione di un’identità comune e di un rapporto fiduciario e che, in modo sempre differente, riescono a provare e vivere relazioni socio-affettive e a condividere lavori, consentendo per ciò stesso di mantenere attiva la comunità stessa; la responsabilità, in tal senso, è condivisa sia per quanto riguarda i ruoli e le mansioni che ogni membro riveste o deve rivestire, sia per ciò che concerne la pianificazione delle attività da svolgere, sia, infine, per la condivisione dei problemi che insorgono in corso d’opera e di ulteriori prospettive. Le comunità di pratica sono, dunque, da considerarsi come contesti all’interno dei quali vi è un repertorio condiviso di strumenti e dove processi cognitivi, percettivi, emozionali, affettivi e relazionali sono il frutto di differenti intelligenze. Le Comunità di Pratica, che trovano una loro piena legittimità nel quadro del Faculty Development, danno così origine a forme di intelligenza riflessiva che si contrappone all’omologazione, prediligendo l’eterogeneità che trova nella particolarità, nell’originalità e nella storia personale di ognuno la propria libertà di espressione e di maggiore autoregolazione critica e, al contempo, promuove quell’intelligenza esperienziale che favorisce una maggiore coscienza individuale, incrementa la condivisione, il confronto delle conoscenze.
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