Costruire "prove basate sulla pratica" per sostenere la trasformazione dell’agire educativo: prospettive per la ricerca
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-022024-12Parole chiave:
Ricerca educativa, qualità dell’apprendimento, qualità dell’insegnamento, approcci di ricerca, strutture di azione didatticaAbstract
Molteplici indagini promosse dalle istituzioni europee consentono di analizzare le performance degli studenti e mettono a fuoco il divario spesso esistente tra le aspirazioni politiche e la realtà dei processi didattico-educativi. In relazione questi problemi, la ricerca educativa elabora ipotesi d’innovazione secondo prospettive che privilegiano differenti tipi di prove. Si ricercano prove di efficacia testando in situazioni controllate nuovi programmi di intervento; si ritiene che le prove da ottenere risiedano nel potenziale di risposta ai problemi che gli insegnanti incontrano nella loro esperienza; si aspira a costruire prove circa il potere trasformativo dell’innovazione didattica sull’azione dei docenti a supporto dell’apprendimento degli studenti. Si tratta di ‘prove basate sulla pratica’ che debbono riferirsi a ‘strutture di azione’ in chiave trasparente e potenzialmente riproducibile. L’articolo si sofferma su questa via, passando in rassegna critica alcuni apporti quale contributo di discussione sui compiti della ricerca.
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