Riflessione pedagogica sulla dispersione universitaria e buone prassi di tirocinio per il benessere universitario dei futuri educatori e pedagogisti

Autori

  • Elisa Zane Research fellow | Department of Clinical and Experimental Sciences | University of Brescia

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-012024-17

Parole chiave:

riflessione pedagogica, dispersione universitaria, tutorship, benessere, buone prassi

Abstract

Nell’anno 2021/2022 si è registrato in Italia un tasso di abbandono universitario del 7,3% in crescita rispetto all’anno precedente (dati MUR). A fronte di queste evidenze la riflessione pedagogica si interroga, anche a livello europeo, non solo sulle cause di questo dropout, ma si impegna a progettare azioni, non solo correttive ma anche preventive. Il fenomeno dell’abbandono non è da ascriversi ai soli percorsi di studi, coinvolgendo anche le carriere lavorative. Tale tendenza inattesa è divenuta pratica sempre più diffusa: dimettersi rappresenta uno strumento mediante il quale impedire sfruttamento e deterioramento della salute personale e relazionale. Interrogarsi su questi fenomeni pone il benessere universitario come centrale sia per il well-being personale dello studente che del futuro professionista. Riflettere sul benessere universitario dei pedagogisti ed educatori di domani, tra riconoscimento sociale ed esigenza di un albo professionale tutelante, rappresenta un’occasione per comprendere il fenomeno e progettare azioni di supporto e prevenzione.

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Pubblicato

2024-06-30