Ripensare la categoria degli over-65. I “nuovi” adulti di oggi
Abstract
“Da oggi si diventerà ‘vecchi’ solo dopo i 75 anni”: ad alzare la soglia della vecchiaia è il 63° Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria evidenziando come le mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche inducano a ripensare i confini delle stagioni della vita. La crisi di uno degli indicatori oggettivi di passaggio dall’adultità alla vecchiaia richiede allora di ripensare dinamicamente queste due età della vita mettendone in luce continuità e discontinuità. A livello pedagogico significa ripensare il discorso sull’educazione. All’espandersi della longevità corrisponde infatti un diffuso disadattamento alla condizione anziana che è in parte il risvolto di un processo educativo carente.
Il presente contributo rivolge la riflessione educativa agli over-65 da ripensare come generazione attiva: come categoria sociale che presenta desideri di emancipazione, bisogni ed esigenze specifiche rispetto al passato. Con uno sguardo particolare al pensionamento da leggere come “esperienza d’età” aperta a nuove ipotesi di riprogettazione esistenziale.