La formazione delle italiane al cinema

Autori

  • Francesca Marone
  • Valeria Napolitano

Abstract

Essere donne (Cecilia Mangini, 1965) e Vogliamo anche le rose (Alina Marazzi, 2007) offrono due punti di vista originali sui movimenti femministi italiani tra il 1960 e il 1979. Il primo documentario dà voce alle donne costrette ai margini in un sistema contraddistinto da un meccanismo produttivo, che annulla i confini tra lavoro e tempo libero e mira a garantire gli interessi padronali, alimentando un modello femminile rassicurante. Il secondo ripercorre, attraverso tre storie, le conquiste della lotta collettiva, che restituiscono alle donne il ruolo di agenti storici, trasformando l’immagine di loro stesse e dei loro corpi. L’analisi comparata dei due film evidenzia come, usando la narrazione, si possa ripensare criticamente i modelli femminili nella società italiana, al fine di interpretare un presente segnato da nuove forme di
disuguaglianza nei confronti delle donne.

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Pubblicato

2014-11-17