Sfide e risorse dell’educatore nell’istituzione penitenziaria. Il cambiamento del ruolo dell’educatore

Autori

  • Lorena Orazi

Abstract

Il presente lavoro propone una riflessione sul ruolo dell’educatore nel carcere a 40 anni dall’entrata
in vigore della legge 26 luglio 1975, n. 354 (cd. Ordinamento penitenziario) attraverso
le principali circolari che ne hanno descritto compiti e finalità, con un’attenzione agli
strumenti e alle possibilità concrete di realizzare un lavoro educativo con adulti condannati.
Il contesto rigido di lavoro, la condizione di “costrizione” delle persone destinatarie della proposta
rieducativa, la frammentazione e varietà della formazione degli educatori, le aspettative di ruolo
connesse a un mandato istituzionale di grande spessore ideale, sono elementi che condizionano
fortemente la possibilità che l’educatore possa rieducare in carcere. Appare dunque necessario
che nel processo di rieducazione siano coinvolte le diverse figure che tessono relazioni con il detenuto
e che l’educatore sia una risorsa in grado di coordinare gli interventi per il reinserimento
sociale.

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Pubblicato

2017-06-18