Scuola primaria: spazi ambientali e temporali per l’educazione motoria
Abstract
I bambini di oggi hanno un grande bisogno di movimento sia sotto l’aspetto quantitativo
(per scongiurare effetti derivanti dall’ipocinesi) che qualitativo (per non incorrere
nell’analfabetismo motorio). Una adeguata quantità di movimento, che per l’OMS
equivale ad almeno 60 minuti al giorno di MVPA (Attività Fisica Moderata/Vigorosa),
viene raccomandata non solo per star bene fisicamente ma anche per favorire lo sviluppo
di competenze relazionali, cognitive, morali e di auto-controllo. Con l’intento di
individuare le strategie per raggiungere questi obiettivi lo scritto si propone di fare il
punto su opportunità e sollecitazioni alle attività di movimento che nella scuola primaria
possono essere indotte da una adeguata programmazione, predisposizione e organizzazione degli spazi intesi come ambienti fisici (aule, palestre, ambiente naturale)
e dei tempi scolastici. La scuola primaria, per far nascere stili di vita attivi non dovrebbe
limitare l’azione educativa ai momenti calendarizzate in palestra ma, in aggiunta,
ripensare gli ambienti, i tempi degli intervalli e i percorsi casa-scuola.