La sfida dell’insegnante di sostegno: facilitare processi emancipativi e trasformativi per la realizzazione di “progetti vitali “
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2023-16Resumen
Il contributo mira a proporre una riflessione sul costrutto di progetto di vita inteso come “progetto vitale” a partire dall’ eredità lasciataci da Canevaro (2019) su tale tema che attualizza una sfida ancora “calda” per l’ insegnante di sostegno il cui ruolo prevede la promozione della pensabilità di un progetto di vita a partire dall’ esperienza scolastica, avendo cura dei processi di scelta e di autodeterminazione degli alunni con bisogni educativi speciali. Partendo dalla proposta del nuovo PEI e del suo raccordo con il progetto di vita, si è scelto di far dialogare il pensiero di Canevaro con una visione trasgressiva, emancipativa e trasformativa della relazione educativa tra l’insegnante di sostegno e l’alunno in condizione di disabilità, per promuovere l’ autoprogettazione di sé nel presente e nel futuro, al di là ed oltre i tempi e degli spazi della scuola. Il progetto di vita per essere vitale deve riguardare anche la dimensione dell’ occupabilità nell’ottica del Capability Approach (Sen, 1993), adottando strumenti nuovi che favoriscano, la narrazione di sé e delle proprie competenze, apprese nei contesti formali, non formali e informali