Altri maestri.

L’istituto di “Via dei Sabelli” e la scuola romana di Neuropsichiatria infantile

Autor/innen

  • Fabio Bocci DEPARTMENT OF EDUCATION, ROMA TRE UNIVERSITY
  • Tommaso Fratini

DOI:

https://doi.org/10.7346/sipes-01-2023-04

Abstract

Nel presente contributo gli autori cercano di porre in evidenza il contributo che la neuropsichiatria infantile italiana, in modo particolare la scuola romana fondata da Giovanni Bollea, ha offerto alla pedagogia speciale. Com’è noto i fautori della neuropsichiatria infantile italiana, come Clodomiro Bonfigli, Augusto Tamburini, Giuseppe Ferruccio Montesano, Giulio Cesare Ferrari, Maria Montessori e Sante de Sancits –  autore del primo trattato organico su questo ambito disciplinare –  hanno avuto una grande influenza sulla pedagogia speciale. In modo particolare Giovanni Bollea ha rappresentato l’apice (anche in termini di notorietà oltre la cerchia degli addetti ai lavori) del rapporto tra ambito medico e dimensione pedagogica, divenendo presto, un punto di riferimento nazionale e internazionale. In effetti l’Istituto di Neuropsichiatria infantile, noto anche come Istituto di “Via dei Sabelli” per il nome della via che lo ha ospitato sita nel medesimo quartiere di San Lorenzo dov’era precedentemente sorta la “Casa dei bambini” di Via dei Marsi, è stato un luogo certamente di “cura” (nell’ottica della presa in carico globale) ma anche di ricerca, di incontro di numerose generazioni di studiosi e studiose  e di formazione. In tal senso si vogliono qui ricordare tre figure straordinarie, quali sono Adriano Giannotti, Arnaldo Novelletto e Andreas Giannakoulas che, unitamente a Bollea, hanno fornito un contributo fondamentale allo sviluppo della “scuola romana” di Neuropsichiatria infantile ma anche un prezioso apporto alla comprensione dell’infanzia e dell’adolescenza in ottica educativa. Possiamo quindi considerarli “altri maestri”, per  il fatto che la Neuropsichiatria infantile italiana non ha solo dialogato euristicamente con la Pedagogia Speciale ma in alcuni momenti della nostra storia ha ricoperto un ruolo rilevante di cerniera e di capacità d’intervento nel campo della psicopatologia infantile e della disabilità, aperta ai temi della cura, della prevenzione, della salute da un versante globale e non solo squisitamente neuropsichico.

Veröffentlicht

2023-07-19

Ausgabe

Rubrik

CALL -L'eredità dei maestri e delle maestre