Ecofemminismo, pensiero decoloniale e ambiente. Il ruolo della pedagogia
DOI:
https://doi.org/10.7346/-we-III-05-25_15Parole chiave:
Pedagogia decoloniale, ecofemminismo, inclusività, educazione ambientaleAbstract
Le correnti ecofemministe, formatesi nel corso del Novecento dall’integrazione tra i movimenti femministi con quelli ecologici, intrecciano le politiche verdi con una visione decoloniale del mondo. In una società segnata da emergenze di genere, ambientali e sociali, tale legame si traduce nella volontà di denunciare e decostruire il potere patriarcale nella dominazione della natura. Un modus operandi che valorizza, a sua volta, un’etica ecologica basata sulla cooperazione.
Il presente articolo analizza l’interconnessione tra ecofemminismo e pensiero decoloniale. Intende farlo esplorando la pedagogia quale strumento fondamentale per promuovere, nelle presenti e future generazioni, un pensiero critico e di ridefinizione delle relazioni tra persone e ambiente. Sottolineando, al contempo, i vantaggi socioculturali che avrebbe l’adozione di un modello educativo inclusivo, cioè fondato sull’integrazione tra visione femminile e maschile, nell’affrontare le tematiche green contemporanee.
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