Narrazione e femminicidio: una testimonianza per dire no alle relazioni che uccidono
DOI:
https://doi.org/10.7346/-we-II-04-24_21Parole chiave:
Narrazione, educazione, femminicidio, violenza di genere, consapevolezza.Abstract
Il femminicidio continua a essere un dramma attuale e in costante crescita in tutto il mondo. Studi scientifici dimostrano che
tale violento e complesso fenomeno corrisponde spesso al culmine di un ciclo di abusi fisici, sessuali, psicologici, economici,
istituzionali che coinvolge frequentemente partner o ex partner delle vittime. Nonostante i progressi legislativi e le campagne di
sensibilizzazione, il numero di donne uccise per motivi legati al genere continua a crescere, evidenziando la persistenza di strutture
fondate su una cultura al maschile e la necessità di interventi più efficaci. La lotta contro il femminicidio richiede interventi
multidisciplinari che includano politiche legislative, programmi educativi di prevenzione e di supporto alle vittime e capillari
azioni di informazione pubblica. Nel contributo vengono presentate considerazioni, valutazioni e suggestioni pedagogiche scaturite
dal dialogo con A.R. Calavalle ex atleta, allenatrice olimpionica e ricercatrice universitaria, sopravvissuta a un brutale tentativo
di femminicidio, oggi consulente della Commissione Bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza
di genere.
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