Il disagio del progresso. Note sul sentiment della crisi

Autori

DOI:

https://doi.org/10.7347/spgs-01s-2023-49

Parole chiave:

Progresso, Tonalità emotiva, Stimmung, Fenomenologia, Educazione

Abstract

L’idea di progresso, che ha caratterizzato la civiltà occidentale per secoli, era sostenuta da una tonalità emotiva complessa – un senso di sicurezza associato alla fiducia nella ragione e all’aspettativa futura – che oggi appare profondamente in crisi. La società dell’incertezza e della ragione debole, infatti, si connota per un’evanescenza del sentimento del futuro che, inevitabilmente, mette in discussione la prospettiva di una crescita cumulativa e virtualmente illimitata. La fenomenologia dell’affettività dimostra che la trasformazione della tonalità emotiva si accompagna sempre all’apertura (o alla chiusura) di determinati modi di percepire e di essere-nel-mondo. L’analisi della Stimmung oggi dominante permette di comprendere le ragioni più profonde del disagio del progresso e di intravvedere gli indizi di una nuova esperienza del mondo a cui soltanto tramite questo malessere, forse, si accede.

Biografia autore

Daniele Bruzzone, Università Cattolica del Sacro Cuore

Daniele Bruzzone è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Coordinatore del corso di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione (sede di Piacenza), direttore del Centro Studi Contesti, Affetti e Relazioni Educative (CARE), editor-in-chief di Encyclopaideia: Journal of Phenomenology and Education, co-coordinatore del gruppo di lavoro SIPed sulla Pedagogia delle professioni della salute e della cura, membro del board del Viktor Frankl Institut (Vienna). Si occupa di filosofia dell'educazione e di sviluppo delle competenze esistenziali ed emotive nel lavoro educativo, sociale e sanitario. 

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Pubblicato

2023-09-21