Ad Angelo Mai, quand’ebbe trovato i libri di Cicerone della Repubblica

Autori

  • Luigi Blasucci Pensa MultiMedia Editore

Abstract

Canzone composta a Recanati. «Opera di 10 o 12 giorni, Gen. 1820» (indicazione di An). Secondo un progetto iniziale, la canzone sarebbe dovuta uscire con le due precedenti e con le due ‘funerarie’ del ’19, poi rifiutate (Per una donna inferma di malattia lunga e mortale e Nella morte di una donna fatta trucidare col suo portato dal corruttore per mano ed arte di un chirurgo) in un unico opuscolo a cura di Pietro Brighenti, l’amico editore bolognese: ma per l’opposizione del padre alla ristampa delle due patriottiche e alla stampa della seconda funeraria, L. ripiegò sulla pubblicazione della sola canzone al Mai, che uscì nel luglio a Bologna presso l’editore Marsigli (B20), preceduta da una lettera dedicatoria al conte Leonardo Trissino (cfr. per tutta la vicenda le lettere di L. al Brighenti del 21, 28 aprile e 16 maggio 1820). La canzone fu ristampata in B24, con una nuova redazione della dedicatoria, di séguito alle due patriottiche e prima di Nelle nozze della sorella Paolina; quindi, con quest’ordine, in F e nelle successive edizioni dei Canti. Oltre a un autografo recanatese con correzioni (Ar), da cui fu ricavata la copia per B20, si possiede un esemplare di B20 con correzioni, varianti e note autografe (An), che servì per il testo di B24.

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Pubblicato

2015-01-21

Fascicolo

Sezione

Articoli